sabato 12 gennaio 2013

Scomparire dalla scena


Essere l'amico dello sposo e della sposa perché sia Lui a crescere ed io invece a diminuire? E che questo "scomparire dalla scena" sia pienezza di gioia?
Sembra impossibile che possiamo liberarci dalla smania di protagonismo, sembra impossibile riuscire a defilarsi e non stare al centro della scena!
Sembrerebbe falsa retorica....se non fosse che è ciò che accade quando amiamo veramente, quando desideriamo il bene dell'altro, il vero bene, di chi ci sta accanto.
Sembrerebbe falsa retorica se Giovanni il Battista non ci avesse indicato l'Agnello di Dio che è la nostra gioia.
C'è il pericolo di pensare che defilarsi dalla scena voglia dire mettere da parte le responsabilità. Poter dire: "ecco, finalmente me ne sto al calduccio nel mio letto, e lascio che siano altri a fare". Fare cosa? Quello che invece tocca a me?
Si, c'è il pericolo che ci nascondiamo dietro una falsa umiltà.
Lasciare che Lui cresca ed io diminuisca vuol dire permettere a Gesù di usare le nostre mani, i nostri piedi, la nostra vita. Donarla, come Lui la ha noi donata, perché sia Lui a risplendere. Così la nostra gioia sarà pienezza e così saremo veramente i protagonisti della nostra vita: realizzando la vocazione di essere figli, vocazione che nel Figlio ci è stata data.
" Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l'amico dello sposo, che è presente e l'ascolta, esulta alla voce dello sposo" (Gv 3,29).
Essere l'amico dello sposo ed esultare!

Nessun commento: