venerdì 24 aprile 2015

Lettere dell'alfabeto e significati

A volte mi manca "la cultura".
Non saprei esprimerlo con parole diverse, ma è la necessità di leggere una vera e propria Poesia, di scorrere pagine di libri d'Autore . Classici della letteratura, classici greci e latini. Autori moderni e profondi. Immergermi in descrizioni puntuali. Sinonimi, metafore, anacoluti, ossimori...
Lasciare che le parole si compongano con significati senza fraintendimenti, eppure aperte all'infinito. Coniugazioni di verbi regolari e irregolari senza dolorose sbavature. Un parlare corretto, aulico forse, eppure spontaneo, che sgorga da un cuore colto e una mente in ricerca.
Una mancanza che mi fa avvertire come un vuoto dentro. Quel desiderio di abbeverarmi allo studio. La delizia di parole precise, puntuali, ricercate eppure fedeli. Le mostre d'arte, la musica classica, il teatro.
L'odore dei libri e la pienezza di ore trascorse in uno studio su fogli di carta ingialliti dal tempo.
Mi sembra di scivolare giù nel baratro dell'insignificanza, delle parole vuote sempre le stesse, ripetute senza ricercarne neanche la sonorità. E quando tra le mani così per caso ecco righe di profondità, dentro di me avverto un vuoto immenso, per tutta quella cultura che mi sta mancando.
La verità delle parole, la verità della parola, del suo buon uso. Ogni parola ha in sé un significato così profondo che soffro nel vederla utilizzata in maniera incongrua.
Tradire le parole nel loro significato, ascoltarle deformate e inopportune...mi mette una tale tristezza.
L'anima si espande cresce e matura nel corretto e buon uso delle parole nel loro significato. Righe di coerenza, specchi di interiorità si sviluppano e scorrono sul letto del fiume in piena di una lingua ben articolata.
Mi manca la cultura.
Il tentativo di riappropriarmene qui è vano, a volte.
O forse dovrei dire che è vano e basta, non a sprazzi. Lo è sempre, qui.
E questo vuoto è diventato talmente forte che quando cerco di colmarlo soffro...e non riesco a riempirlo. Come quando hai smesso di mangiare per qualche giorno, qualunque ne sia stata la causa, quando riprendi a mangiare, il tuo corpo rifiuta anche il cibo più succulento, non riesci ad ingoiarlo, finché piano piano il corpo si riabitua.
Ma ci vuole tempo, ed io ne ho poco da dedicare alle parole così come sarebbe necessario per oleare serrature doloranti...

Lettere dell'alfabeto che si compongono in significati.
Lettere dell'alfabeto che si articolano in parole cariche di significato. E poi insieme una accanto all'altra in senso, senso e sensi, diverse direzioni, infiniti scenari possibili e strade di possibili direzioni. Non innocue né vacue, alla ricerca dell'unica vera combinazione.
Finché la trovi, la parola che sta lì al suo posto, essa è una e una sola e non un'altra. Le parole non sono sostituibili con altre, i sinonimi non sono l'intercambiabilità delle parole, quanto le loro sfumature di significato. Sono le declinazioni del senso che non è mai statico, ma si compone di sfumature differenti fino a giungere all'esatto contrario che la conferma la parola: l'ossimoro.

Mi manca la verità delle idee dietro le parole pronunciate. Mi manca la responsabilità della parola dettata e non sciupata, che rivela la responsabilità della vita donata e vissuta.

E le lettere dell'alfabeto danzano ad una musica che ti danno ad intendere ma che non sempre vuoi ascoltare. Danzano nella sonorità della loro esistenza mai stonata. Si compongono loro da sole in attesa che qualcuno le raccolga per dare loro voce. Si compongono in un'attesa paziente e incurante di chi darà loro voce.
E le lettere dell'alfabeto danzano, si abbracciano, scivolano e poi si sciolgono. Si cercano, si sfiorano, si baciano e si lasciano. Danzano solari e irriverenti, dolci ed armoniose, fresche di rugiada e bagnate di pioggia. Danzano nella notte senza tempo e nella notte tenebrosa, danzano perché la loro danza vince tutte le notti. Danzano una danza che va in cerca della luce.
Danzano la musica della Verità che ti apre all'Amore.
E poi le vedi volteggiare a suoni delicati. Le scopri mentre ammiccano e ti accorgi che ti svelano i segreti. Le lettere dell'alfabeto che si compongono in parole...
Ed è meraviglia!